venerdì 31 maggio 2013

Per il pesce del venerdì: orata al forno agli aromi!

E' un po' che non inserisco piatti di pesce nel blog e questa oratina aromatica mi sembra perfetta, un pesce delicato aromatizzato da tutte le erbette fresche del mio terrazzino. Anche i bimbi hanno assaggiato...dietro il commento del piccolo, ormai entrato nella fase del "poerino" (poverino) per qualunque cosa debba mettere in padella, che abbia le sembianze di un ... "animale-gioco"!
Ho servito questo piatto con patatine novelle e carote al cartoccio!
 
 
Orata agli aromi
(ricetta ispirata da uno speciale di CucinaModernaOro)
 


 
 
Cosa serve:
un'orata di circa 400 gr.
erbette aromatiche miste (rosmarino, alloro, prezzemolo)
olio
sale
pepe
1/2 bicchiere di vino bianco secco
un cipollotto fresco
 
 
Pulire il pesce (il mio era già stato eviscerato dal pescivendolo), sciacquarlo sotto l'acqua corrente dopo aver eliminato le squame, asciugare con carta assorbente e creare  con un coltello dei tagli paralleli su entrambi i lati. Cospargere di sale e pepe sia all'interno che all'esterno.
Tritare le erbe aromatiche e spolverizzare con le stesse il pesce, posizionato su una teglia da forno. Unire il cipollotto tagliato a spicchi. Ungere con un filo d'olio e bagnare con il vino bianco. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti. Aggiungere altro vino se si asciuga durante la cottura. Servire calda.
Buon appetito

lunedì 27 maggio 2013

Assaggi d'estate...tatin di pomodorini!!!

La primavera quest'anno non ne vuole proprio sapere di "svegliarsi"...confidiamo quindi nell'estate! Visto che il pomodoro è considerato il simbolo della stagione calda, grazie alle sue proprietà e alla sua versatilità nelle varie ricette...ho deciso di preparare questa tarte tatin salata, anche per avere un po' di tepore in casa, grazie al forno accesso (ma si può? mi sembra di essere in montagna con la stufa accesa ed il pile addosso, sono più vestita adesso che d'inverno!). Per questo piatto esistono varie versioni, ed io mi sono lasciata ispirare da una ricetta della "mia" amica virtuale Csaba Dalla Zorza.

Tarte tatin di pomodorini








                  

 
Con questo climoa ballerino, il mio ciclamino si è ripreso, ma il basilico rischia di afflosciarsi, uff!!!


Cosa serve:
1 rotolo di pasta sfoglia
pomodorini ciliegina (io ho usato dei piccadilly che ho tagliato a metà)
quattro cucchiai di aceto balsamico
un cucchiaio di zucchero
sale
origano (la ricetta originale diceva timo)
basilico

Lavare i pomodorini. Tagliare a metà quelli più grossi e lasciare interi quelli più piccoli; mantenere il picciolo ad alcuni per rendere più decorativa la preparazione. In una padella versare l'aceto balsamico e lo zucchero, lasciare caramellare per alcuni minuti e poi aggiungere i pomodorini con un pizzico di origano, mescolare delicatamente finché anche questi non saranno ben lucidi. Salare e versare i pomodorini in una teglia da forno, cosparsa con un filo d'olio e adagiare sopra la pasta sfoglia, ripiegando bene i bordi nella teglia. Forare al centro con un coltello, per far uscire il vapore in cottura. Cuocere in forno caldo a 200° per circa 30 minuti. Attendere qualche minuto e poi capovolgere la torta su un piatto, come si fa con la frittata, e con l'aiuto di guanti da cucina. Una volta girata, rimetterla nella teglia e passarla in forno altri 5 minuti per far asciugare un po' la base e dorare la superficie. Spolverare con un altro pizzico di sale e decorare con foglie di basilico. Servire tiepida o fredda.
Buon appetito
 
 
P.S.: si può servire sopra della mozzarella di bufala, ben sgocciolata, a pezzetti, come suggerisce Csaba nella sua preparazione.

mercoledì 22 maggio 2013

Concerto in cortile....e muffin salati!


Due sabati fa, nel cortile del nostro condominio si è tenuto un "concerto" di pianoforte, organizzato da Piano City, un evento culturale per la città di Milano, che prevede vari concerti nei parchi, musei, biblioteche, stazioni della metropolitana e appunto cortili.  Al nostro cortile è stato "assegnato" il Trio SIX hANDs THE City, (che fantasia!), formato da tre pianisti specializzati  nel suonare a sei mani ....Siamo stati deliziati da musiche di Mozart, Debussy, Lizt ed altri compositori, a me personalmente meno noti. I miei bambini hanno ricevuto i complimenti dei vicini per l'attenzione che hanno prestato alla musica, "rapiti" da queste mani che ondeggivano velocemente sul pianoforte. Alla fine si è tenuto un piccolo rinfresco, durante il quale si sono scambiati commenti ed osservazioni sull'evento e qualche chiacchiera di "condominio" fra le persone che vivono nello stesso palazzo e che difficilmente si riesce ad incontrare per via degli impegni ed orari diversi di ognuno. I muffins salati e molto saporiti, che ho preparato per un altra occasione, sarebbero stati pefetti in questo contesto.





















Muffin salati

 
 
 
Cosa serve (x 6 muffins):
150 gr. farina 00
1 uovo
sale
100 ml di latte fresco
1/2 bustina di lievito per torte salate
15 olive nere (le mie condite con aglio, peperoncino e alloro della mia mamma)
5 pomodori secchi sott'olio, sgocciolati (della mia mamma)
un cucchiaio di olio (circa 20 ml)
 
In una ciotola unire gli ingredienti secchi: la farina, il lievito, il sale. Unire i pomodori secchi a pezzettini e le olive denocciolate e tagliate a pezzetti. In un'altra ciotola versare i liquidi: l'uovo, leggermente sbattuto, il latte e l'olio. Versare gli ingredienti liquidi in quelli secchi e mescolarli velocemente per ottenere un composto omogeneo. Riempire, con l'aiuto di un cucchiaio, gli stampini da muffins di carta (io di silicone) e cuocere in forno caldo a 180° per circa 25 minuti, finché non diventeranno gonfi e dorati. Fare la prova stecchino, che dovrà risultare asciutto. Servire tiepidi.
Buon appetito
 
P.S.: risultano soffici e buoni anche il giorno dopo, scaldati leggermente nel micronde!
 





 

domenica 12 maggio 2013

Per il pranzo della domenica: Cappelletti in brodo per la festa della mamma!

Finalmente il piatto che da un senso al nome del mio blog: i cappellettiiiiii, e quale occasione per presentarli se non la festa della mamma, visto che li ho preparati con lei!
Nella settimana di Pasqua siamo stati dai nonni e quindi abbiamo preparato insieme alla nonna e ad una cara amica di famiglia questi piccoli scrigni di carne, che vengono cucinanti in occasione delle feste importanti come la Pasqua appunto ed il Natale...ma noi li mangiamo anche a Ferragosto, se siamo a casa :)! La ricetta che mia mamma usa è quella che le hanno insegnato delle reggiane doc e lei non usa avanzi di arrosto o altre carni, come magari prevedono alcune ricette, ma prepara tutto "di fresco". Le porzioni ovviamente sono per grandi tavolate, quindi per circa 8/10 persone. Mia mamma di solito appoggia i cappelletti su dei vassoi che passa in freezer a far asciugare e poi li raccoglie nei sacchetti classici da congelatore e li tira fuori all'occorrenza, buttando la quantità desiderata direttamente nel brodo bollente. Il mio freezer è ben contento di ricevere questi "regali" e soprattutto i miei bambini apprezzano molto i cappelletti della nonna e, questa volta anche della loro mammina :) !!! Visto che le mamme sono sempre pronte a coccolare...questo è un perfetto comfort food!!! Buona Festa della Mamma alla mia mami ed anche a meeee!!!


Cappelletti della nonna Sara





Cosa serve (per circa 8/10 persone)
500 gr. di macinato misto (maiale e manzo)
1 cipolla
1 carota
una fetta di mortadella (o prosciutto cotto)
noce moscata
100 gr. di parmigiano reggiano
pane grattugiato qb
olio
sale

per la pasta:
500 gr. di farina 0
5 uova

brodo di carne buono per cuocere i cappelletti


Rosolare la carne con l'olio finché non cambia colore. Unire la cipolla tagliata e la carota a pezzi grossolani e cuocere per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare ed unire la mortadella (o il prosciutto) a pezzetti, la noce moscata, il parmigiano reggiano, aggiustare di sale e frullare il tutto nel mixer. Se risulta troppo morbido, unire qualche cucchiaio di pangrattato. Ed il ripieno è pronto!
Per la pasta: porre nel mixer la farina e le uova, fino ad ottenere una palla. Stendere la pasta a mano oppure con la macchinetta (come abbiamo fatto noi). Ricavare delle strisce lunghe, con l'apposita rotella e poi dei quadratini, sui quali appoggiare piccoli mucchietti di ripieno. Chiudere a triangolo e poi a "cappelletto". Posizinare su vari vassoi ad asciguare all'aria, se si utilizzano ad es. il giorno dopo. Oppure passare in freezer e poi, una volta asciutti, nei sacchetti a congelare.

Preparare un buon brodo di carne e quando arriva a bollore, aggiustare di sale, e unire i cappelletti e cuocere per alcuni minuti. Servire belli caldi con una spolverata di parmigiano a piacere.

Buon appetito


 



 

giovedì 9 maggio 2013

Dall'Egitto con...i falafel di fave!

In questo post avevo scritto che ero rimasta piacevolmente affascinata dal sapore speziato dei falafel di fave. Quindi mi ero ripromessa di prepararli a casa e quale occasione migliore per smaltire ben due chili di fave che i miei avevano acquistato al mercato e consegnati pari pari alla sottoscritta al rientro a casa (che naturalmente non ho usato tutti per questa preparazione). Complice quindi la festa dei lavoratori, il papi a casa ad intrattenere i piccoli e tenerli soprattutto a distanza dai fornelli...ho deciso di fare questo esperimento...ben riuscito nel gusto, ma devo applicarmi di più nella pratica della frittura. I falafel vanno infatti fritti in olio ad immersione, io invece ne ho usato poco e così si sono rosolati esternamente e dentro sono rimasti un po' umidi (comuque era tutto praticamente cotto e quindi mangiabilissimi). Il sapore però era perfetto e richiamava gli "originali" mangiati al mare. Nel web vi erano diverse ricette e perciò ho fatto un po' di testa mia, personalizzandone una, seguendo i miei gusti. Le fave andrebbero usate fresche (o anche secche, precedentemente ammollate) e crude, ma per facilitare l'eliminazione della pellicina esterna, che risulterebbe troppo amara, se non sono tenerissime, le ho sbollentate pochi minuti in abbondante acqua.

Falafel di fave



questi sono venuti un po' più fotogenici :)!



pronti da cuocere




Cosa serve x 10 polpettine:
300 gr. di fave fresche
sale
un pizzico di cumino
mezzo cucchiaino di semi di coriandolo
un pizzico di aglio disidratato
mezzo cipollotto rosso
un pizzico di pepe (ho usato il 4 stagioni, con pepe nero, bianco, verde e rosa)
mezzo cucchiaino di bicarbonato
un cucchiaio di farina

olio extravergine d'oliva per friggere

Sbollentare le fave per alcuni minuti in acqua. Scolarle e passarle sotto il getto di acqua fredda. Eliminare la pellicina da ciascuna fava. Una volta pulite, inserirle nel mixer insieme a tutti gli altri ingredienti. Versare il composto ottenuto in una ciotola e formare le polpette. Lasciare riposare in frigo per circa una mezzoretta. Scaldere abbondante olio e friggere. Sgocciolare su carta assorbente e servire i falafel caldi.
Buon appetito

domenica 5 maggio 2013

Una torta salata dal profumo di campagna!!!

Domenica mattina, sole finalmente già caldo alle 8.30, cielo sereno - le previsione dicono pioggia, mah! ormai non ci beccano più (il mio pensiero e quello del marito), allora decidiamo, con l'approvazione dei piccoli di andare al mercatino della Coldiretti, organizzato nella favolosa cornice del Castello Sforzesco, e vedere qualche animale campagnolo!!! Arriviamo nei pressi del Castello, pieno di gente, turisti e milanesi che acquistano i prodotti della terra, direttamente dai produttori, il sole viene oscurato all'improvviso da un meganuvolone nero minaccioso...quindi giro veloce gli stand, l'aria comincia ad essere già più fresca, arriviamo finalmente nella zona riservata agli animale. I piccoli rimangono affascinati dai vitellini, da un asinello, che somiglia al ciuchino di Shrek, da un mulo "stravaccato" sul fieno, un bellissimo pony immobile, che sembra quasi finto, oche, galline, germani, le "affascinanti" padovane con il loro fantastico ciuffo, e da un gallo "canterino" che voleva proprio farsi ammirare!!!! Volevamo fare un pranzo alternativo, con panino e salamella...invece la salamella, anzi la salsiccia calabrese acquistata ce la siamo gustata a casa...è arrivato il temporale, giusto giusto vicino al parcheggio dell'auto! Per un brunch casalingo, ecco una bella torta salata al gusto di campagna, preparata con la borragine che mi aveva portato mio papà, per rimanere in tema con la gita campagnola, seppur in città.

Torta salata alla borragine








Cosa serve:
x la pasta brisèe all'olio
200 gr. di farina
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
acqua q.b. per impastare

per il ripieno:
300 gr. di borragine già pulita
uno spicchio di aglio
olio
sale
100 gr. di ricotta
un cucchiaio di parmigiano reggiano
due cucchiai di pangrattato

La borraggine è una pianta abbastanza urticante, come l'ortica, ma pulita sotto l'acqua fredda, allevia il "fastidio". Pulire, lavare e tagliare a pezzetti la verdura con un coltello. Lasciarla appassire in padella, senza sgocciolarla troppo, con uno spicchio di aglio, un filo di olio e sale, per pochi minuti. Lasciare intiepidire, eliminare l'aglio e strizzare.
Preparare la base di brisèe: disporre la farina a fontana, unire l'olio, il sale e l'acqua necessaria per impastare ed ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Lasciare riposare, coperto con un canovaccio, in frigo per circa 15 minuti. Nel frattempo preparare il ripieno: frullare leggermente la borragine, versarla in una ciotala e aggiungere la ricotta, il formaggio ed il pangrattato, che consente di assorbire l'umidità rilasciata dalla verdura, aggiustare di sale. Riprendere il panetto dal frigo, posizionare tra due fogli di carta forno, e stenderlo con il mattarello, in una "sfoglia" da 3 mm circa. Rivestire uno stampo da crostata (il mio da 28 cm), con il cerchio ottenuto, direttamente con la carta e disporre sopra il ripieno. Se avanza della pasta, creare qualche decoro. Infornare la torta a 180° per circa 30 minuti.
Buon appetito

P.S.: la base della torta, preparata con l'olio, risulta molto più croccante di quella con il burro, ma è comunque gustosa e sicuramente più leggera.