sabato 29 novembre 2014

Un carico di vitamine: insalata di barbabietole e arance!!

Ultimamente ho la pressione sotto i piedi...già di suo è  bassa ma in questo periodo in modo particolare! Quindi per evitare le gocce che subito il medico mi ha prescritto senza cercare soluzioni alternative, bhe mi sono cercata io il rimedio naturale che prevede molta frutta e verdura soprattutto ricchi di vitamica C e visto che in questo periodo abbiamo una vasta scelta di questi prodotti ho deciso di prepararmi una multivitaminica insalata, a seguito dei miei acquisti al mercato! La barbabietola è l'ingrediente principale che compro già cotta, ma non sottovuoto, perché cruda difficilmente si trova sulle bancarelle. Ho condito il tutto con un goccio di aceto "speciale" il Melfor, un condimento tipico dell'Alsazia, che mi ha portato il mio fratellino dal suo viaggio a Strasburgo...avevo letto un articolo su "Elle a tavola" su questa città e veniva citato proprio questo condimento e così già che lui era lì  me lo sono fatta portare :))!!! Certo sono sempre da preferire i prodotti locali, come ad esempio il fantastico aceto balsamico che trovo dai miei, ma ogni tanto è bello scoprire ed assaporare i prodotti anche di altri luoghi...
 
"La mia insalata multivitaminica di stagione"  
 



 








Cosa serve:
una barbabietola già cotta
una arancia
una carota
una melagrana
sale, gomasio
olio extravergine d'oliva
Melfor (oppure aceto di mele o balsamico)
succo di melagrana
 
Sbucciare la barbabietola, sciacquare velocemente e tagliare a pezzetti. Posizionare in un piatto, con il resto della frutta e verdura. Preparare una emulsione versando in un barattolino il sale, l'olio, il gomasio ed il Melfor, agitare e versare sull'insalata. Servire subito, decorando con qualche ciuffo delle carote.
Buon appetito

giovedì 27 novembre 2014

Piacevole scambio di ricette e penne al broccolo verde e pane fritto!!!

Ogni tanto il tempo concede una tregua piacevole e l'altra mattina sono riuscita ad andare a fare un giretto al mercato, dove ho incontrato la mia cara amica Nella, una bellissima e molto giovanile signora sessantenne (come la mia mamma, sarà per questo che mi è simpatica ;-D) e abbiamo girovagato insieme per le bancarelle! Avevo intenzione inizialmente di prendere solo la barbabietola rossa, che trovo già cotta ma non sottovuoto come al supermercato, poi ho trovato altri prodotti e non ho resistito dal non prenderli, come il bellissimo cavolo verde, conosciuto anche come "romano o romanesco" con quelle bellissime punte che sembra rappresentare già dei piccoli alberelli di Natale...e ho convinto anche la Nella al suo acquisto, anche sulla spinta del barbuto fruttivendolo che elogiava le caratteristiche di questo tipo di verdura...come ad esempio il fatto che faccia meno odore nella cottura e della sua più facile digestione! 
Così ho suggerito alla mia cara Nella come prepararlo anche se è questo modo è uno dei classici in cui si cucinano un po' tutti i componenti della famiglia delle brassicacee e lei a sua volta mi ha dato una dritta su come cucinare i pizziccheri con la verza...
La Nella (senza l'articolo non vale) è una nonna premurosa e un po' apprensiva di una bellissima bimba che è nata solo tre giorni prima del mio quattrenne e questa è stata una delle tante cose che ci ha accomunato fin dall'inizio della nostra conoscenza e per la quale siamo entrate forse ancora di più in sintonia...lei dice che siamo molto simili e che le ricordo un po' come era lei da giovane e poi per alcuni aspetti  abbiamo gli stessi gusti...ci piacciono le stesse cose...io adoro ad esempio i bijoux come gli orecchini grandi un po' arabbeggianti, indianeggianti e lei ha l'hobby di crearli, quindi più sintonia di così ; (me ne ha regalato già qualcuno ah ah)!!! 

"Penne con cavolo verde e pane fritto" 

 










la mia spesa al mercato


Cosa serve:
200 gr. penne
un cavolo verde
uno spicchio d'aglio
4 o 5 acciughe sott'olio
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino a piacere
mollica di pane di grano duro

Ridurre in cavolo verde in cimette, lavare sotto acqua corrente. Nel frattempo portare ad ebollizione una pentola con acqua e sale, unire le cimette e lessare per circa 10 minuti, senza coperchio*.
Sbriciolare grossolanamente la mollica del pane . Versare in una padella con un filo d'olio e lasciare sfrigolare per alcuni minuti. Togliere dalla padella ed asciugare leggermente su carta assorbente. Nella stessa padella, avendo cura di eliminare le briciole residue, versare un filo d'olio, uno spicchio d'aglio e le acciughe e lasciare sciogliere leggermente queste ultime. Scolare il cavolo direttamente nelle padella con il condimento. Cuocere la pasta nella stessa acqua di cottura del cavolo, scolare qualche minuto prima del tempo indicato sulla confezione, direttamente nella padella e far saltare con il resto del condimento. Cospargere la pasta con il pane fritto e peperoncino a piacere e servire.
Buon appetito.
 
 
* senza coperchio per evitare che la verdura perda il suo colore brillante...l'odore eccessivo del cavolo (anche se effettivamente quello verde è meno forte del classico cavolfiore o del broccolo), si può ridurre inserendo nella pentola dell'acqua una foglia di alloro, oppure una pallina di mollica di pane bagnata con l'aceto!!!



martedì 25 novembre 2014

Un colorato mix di stagioni: vassoio di pomodori e melograni!!!

Per questa ricetta mi sono ispirata ad una preparazione di Csaba! Non ho seguito la ricetta alla lettera perché è questo ciò che cerco dalle ricette salate...l'ispirazione... e poi variare in base ad i miei gusti e a quelli della mia famiglia! Così avendo visto sul suo bellissimo libro "Celebrate in Venice", la foto del vassoio di pomodori e melagrana, ho deciso che avrei preparato questo piatto come contorno, dopo un pranzo della domenica a casetta che prevedeva un primo di "malloreddus (gnocchetti sardi) con ragù di salsiccia di pollo e tacchino e polpette di salsiccia...roba leggera insomma. Questa insalata sarebbe stata perfetta per "sgrassare" la bocca! Per rimanere in tema di Sardegna, i pomodori e la melagrana provenivano proprio dalla splendida isola delle nostre vacanze (portati freschi freschi da un amico e maturati al sole caldo che ancora resisteva almeno li)!!! 

"Vassoio di pomodori e melagrana a modo mio"
 
 
Cosa serve:
2 grossi pomodori maturi
una melagrana
1/2 cucchiaio di gomasio
un pizzico di sale
olio extravergine d'oliva
basilico fresco del mio terrazzino







Cosa serve:
2 grossi pomodori maturi
una melagrana
1/2 cucchiaio di gomasio
un pizzico di sale
olio extravergine d'oliva
basilico fresco del mio terrazzino
 
Lavare bene e tagliare i pomodori a fette. Lavare e tagliare a metà la melagrana, ricavare i chicchi, cercando di recuperare il succo. Posizionare su un vassoio i pomodori e condire con una emulsione preparata con l'olio, il sale, il gomasio ed il succo ricavato dalla melagrana (in un barattolino versare questi ingredienti ed agitare). Unire ai pomodori i chicchi e qualche foglia di basilico. Servire come gustoso contorno.
Buon appetito
 
 


Certo le mie foto non hanno niente a che vedere con quelle eleganti  del libro...:) ma il sapore stavolta è quello che conta e come dice Csaba questi due ingredienti insieme rappresentano un delizioso abbinamento e hanno un gusto veramente particolare!!! 


P.S.: la ricetta originale prevede il sumac, che tra l'altro ho nella mia dispensa, portatomi dal mio fratellone dalla Turchia, ed il cumino, ma volevo far mangiare questo contorno anche ai bimbi e queste due spezie risultano ancora troppo forti per il loro palato!!! 

sabato 22 novembre 2014

Chi trova un amico...torta al cioccolato e mandorle di Csaba!!!

Domenica scorsa siamo stati a pranzo dai miei zii...a metà strada tra casa nostra e casa dei miei genitori, dove ci hanno raggiunto insieme allo zietto, nei pressi del grande fiume che per fortuna ha dato una tregua...
Abbiamo conosciuto il nuovo cagnolino, si fa per dire, un cucciolo di  rottweiler di tre mesi, più grande del mio piccolo di quattro anni ah ah, al quale ha voluto dare una carezza a modo suo ma il mio bimbo non ha molto gradito e si è messo a piangere...ma poi guardava il cucciolino mentre si divertiva a giocare con un rametto! Anche questa volta mia zia non si risparmia nella preparazione del pranzo a base di pappardelle al ragù di daino, scaloppine ai funghi, polpette, insalata, patatine arrosto, peperoncini ripieni col tonno, melanzane sott'olio e olive "ammaccate" tutto homemade e poi frutta fresca e secca, zuppa inglese e torta al cioccolato, che ho portato io! Insomma  una piccola anteprima del pranzo delle feste :)!!!  Non c'era freddissimo ma è stato ugualmente bello scaldarsi al fuoco del camino...lo scoppiettio della legna crea sempre una fantastica atmosfera!!! 
La torta ricorda un po' la caprese del mio compleanno negli ingredienti ma ugualmente buona e soffice...anche questa spazzolata velocemente! La ricetta e' tratta dal libro di Csaba "Celebrate in Venice" ed è già la seconda volta che la preparo e riceve sempre molti apprezzamenti! Ho apportato solo qualche piccola variazione all'originale! 

"Torta cioccolato e mandorle" 
 



decoro opera del maritino su un'idea del web






il nostro nuovo amico...Doc!!!















le pipe del mio nonnino...a casa degli zii!!!



Cosa serve (tortiera da 26 cm x me- x Csaba da cm. 24):
80 gr burro
280 gr di zucchero (x me 250 gr)
190 gr farina 00
40 gr cacao amaro
30 gr mandorle tritate (x me 50 gr)
12 gr di lievito x dolci
2 uova grandi (x me bio)
240 ml latte intero
100 gr cioccolato fondente al 70% 
un pizzico di sale
zucchero a velo per decorare 

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde.
Inserire nel mixer il burro ammorbidito, lo zucchero, la farina, il cacao, le mandorle tritate, il sale ed il lievito. Amalgamare bene a velocità minima, fino ad ottenere un composto bricioloso. Mescolare nel frattempo le uova con il latte ed unire al composto in due tempi. Aggiungere il cioccolato fuso ed amalgamare il tutto. Versare in una tortiera, ricoperta di carta forno. Cuocere in forno, già preriscaldato a 180° per circa 40/45 minuti (la ricetta dice a 190 per 25/28' ma il mio forno non prevede questa temperatura ed i tempi sono troppo brevi per cui vale la prova  stecchino - se viene fuori senza residui, la torta e' pronta). Lasciare raffreddare completamente e poi cospargere con zucchero a velo.
Buon appetito



P.S.: Csaba dice che la torta potrebbe abbassarsi al centro, a me, nelle due volte che l'ho preparata non è successo, meglio così ;)!!! Anzi la mia torta si è cotta  troppo sopra, crepandosi un po', e così l'ho girata a "testa" in giù per decorarla in modo più uniforme! 



















venerdì 21 novembre 2014

Per uno spuntino rustico e gustoso: friselle di farro con cicoria piccante!!!

Quando arriva questo periodo dell'anno, prima delle grandi gelate, mio padre si diverte molto ad andare a raccogliere le erbette di campo, nella fattispecie la cicoria...in un posto che lui dice segreto, e non contaminato, nella sperduta campagna emiliana!!! E così al suo rientro con i sacconi pieni, si mette in giardino per la fase della pulizia...e successivamente della cottura. Prima, quando lui lavorava e andava a passare il tempo in questa sua particolare attività, magari la domenica mattina, queste operazioni venivano svolte da mia mamma, ma da quando è in pensione si diletta a fare il "cuoco" solo in questo caso ah ah. Una volta lavate abbondantemente, le verdure vengono cotte in acqua bollente salata e consumate subito, per testarne l'"amarognolo", oppure divise in sacchetti da freezer e consegnati a noi figlioli per le scorte di tutto l'inverno ;). Il modo in cui le gustiamo a casa mia è quello classico, ripassate in padella con olio e uno spicchio d'aglio e l'immancabile  peperoncino. L'altra sera ho tirato fuori il mio sacchetto-scorta dal freezer e ho deciso di gustare le cicorie su alcune friselle al farro, che il mio fratellino aveva preso da Naturasì. Questa preparazione non ha delle dosi precise ma è soltanto un'idea per un contorno sfizioso e/o uno spuntino rustico e molto gustoso. Il maritino ha gradito...ai bimbi non do ancora questo tipo di verdura, anche se sono convinta che il piccoletto la gradirebbe molto... io da piccola ne facevo scorpacciate pazzesche, troppo buona!!!
 
"Friselle di farro con cicoria piccante"





Cosa serve:
cicoria già cotta
aglio, olio, sale e peperoncino
friselle al farro leggermente inumidite con l'acqua

Per le cicorie ripassate: rosolare per alcuni minuti in padella lo spicchio d'aglio, con l'olio, le cicorie, un pizzico di sale, il peperoncino e servirle calde sulle friselle.
Buon appetito

martedì 18 novembre 2014

"Togliti di tonno...fusillo"!!!

Quando il mio piccolino è a casa è davvero un vero spasso sentirlo giocare...adesso comincia a "perdersi" un po' di più a giocare da solo o col fratellone...non hanno più tanto bisogno della presenza della mamma nella fase di gioco...anche se qualche volta poi mi reclamano e chiaramente mi fa molto piacere!!! L'altra mattina a casa da scuola, giocava con alcuni pupazzi, dinosauri supereroi ed ad un certo punto lo sento dire così: "mi hai scossato" come ? con gli occhi miei fuori dalle orbite, ascolto meglio..."mi hai scossato...con la tua scossa" ah ecco fiuuuu..."togliti di tonno...", (traduzione dal "bimbese": torno, ovviamente)! Vabbé forse è meglio tornare a guardare i tanto dolci e carini cartoni della Disney, piuttosto che quegli orribili supereroi...Ed ecco che ero indecisa su cosa preparare per pranzo e lui mi ha illuminato ah ah 













Cosa serve (per due persone)
una scatoletta di tonno (per me tonnetto rosso portato dalla Sardegna di circa 250 gr)
200 gr. di fusilli
una decina di pomodorini
1/4 di cipolla dorata
olio extravergine d'oliva 
prezzemolo 
sale

Rosolare in padella la cipolla, tagliata a fettine sottili,  con l'olio. Aggiungere il tonnetto e rosolare ancora qualche minuti. Lavare e tagliare i pomodorini ed unirli al condimento, aggiungendo il sale ed un cucchiaio di acqua. Cuocere per qualche minuto. Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua, salare e scolare nella padella, tenendo da parte un po' di acqua di cottura. Servire con una spolverata di prezzemolo fresco e un giro di olio a crudo.
Buon appetito

sabato 15 novembre 2014

A spasso nel bosco...risotto ai funghi porcini "con tocco da chef"!!!

Bhe per la verità non sono andata nel bosco...ma semplicemente lungo il Naviglio, secco secco in questo periodo per la pulizia, con il mio piccolino a casa da scuola causa virus stagionali, e non ha avuto modo quindi di vedere le "paperelle"...
Per tornare al bosco...uno dei modi per sfruttare i funghi del papi?...ovviamente nel risotto che adoro! Questa volta ho usato un metodo nuovo nella preparazione. Seguendo una puntata de La Prova del Cuoco (eh si sono una fan sfegatata...non mi interessa la trasmissione in sé ma l'ispirazione che riesco a trarne ed i segreti degli Chef che riesco a carpire ed anche le canzoncine perché no...che tanto piacciono ai miei piccoletti)...ho scoperto un nuovo modo per dare la parte "acidula" al piatto, che in altri casi viene creata dal vino bianco...e uno dei cuochi appunto ha suggerito il metodo con il "burro acidulato", inventato dal suo maestro e grande chef  Gualtiero Marchesi...ovviamente ho voluto provare subito ed il risultato è stato veramente molto soddisfacente! Ho preparato quindi un panetto con circa 30 gr di burro morbidissimo (tirato fuori almeno 15 minuti prima dal frigo) mescolato al succo di mezzo limone, piccolo nel mio caso...finché il succo non viene assorbito dal burro, e con il composto ho mantecato il risotto alla fine insieme ad altro formaggio a piacere (per me ancora taleggio)!!! Il riso viene fatto tostare in padella senza nessun condimento per pochi minuti (questo già lo facevo) poi si aggiungono i funghi freschi, il brodo e lo scalogno, più delicato della cipolla...si evita così il soffritto e non si appesantisce la preparazione! Secondo me il sapore dei funghi viene esaltato  con questo nuovo metodo! Appena ne avrò occasione, preparerò un altro tipo di risotto con lo stesso sistema finale...

"Risotto ai funghi porcini con burro acidulato"









 

burro acidulato
 
 

Cosa serve (per due persone):
180 gr. riso Carnaroli (per me bio)
3 funghi porcini medi e 4 o 5 finferli
brodo vegetale 
10 gr burro semplice 30 gr burro acidulato (preparato come sopra)
50 gr. taleggio
uno spicchio di aglio
un filo di olio
timo fresco 


Preparare un brodo semplice con sedano, carota e cipolla. In una pentola rosolare il burro con un filo d'olio e lo spicchio d'aglio, unire i funghi già puliti e ridotti a pezzetti. A parte tostare il riso in una padella antiaderente per pochi minuti. Unire il riso ai funghi e aggiungere il brodo necessario a ricoprire il tutto. Aggiungere altro brodo, non appena assorbito il precedente. Salare e pepare. Mantecare il risotto con il burro acidulato ed il taleggio a pezzetti. Mescolare velocemente per far sciogliere il tutto. Lasciare riposare qualche minuto e servire con qualche rametto di timo. 
Buon appetito


martedì 11 novembre 2014

Per il mio compleanno: torta caprese senza farina

"Happy Birthday to meeee...happy birthday to meeee....."

Per festeggiare il mio compleanno, visto che adoriamo tutti in modo particolare il cioccolato, ho preparato una deliziosa e "scrocchierella" torta caprese di Sal De Riso, il grande pasticcere della costiera amalfitana e la cui ricetta ho segnato durante la trasmissione "Dolci dopo il tigi"!!! Di questa torta esistono varie versione,  tant'é che io stessa ne ho provato una diversa per quantità e con la farina anziché la fecola, come in questo caso, e che avevo sperimentato in occasione dei festeggiamenti  con i nonni e gli zii del compleanno del mio grandone a settembre. 
Questa e' la ricetta di famiglia del maestro pasticcere, non so se sia quella originale ma sicuramente e' una torta da fare, rifare e rifare...ed alla quale ho apportato qualche piccola modifica personale.
Nel pomeriggio avrei dovuto festeggiare in compagnia delle mamme del Comitato della scuola materna del mio piccino, ma lui ha pensato bene nel giro di due settimane di beccarsi un altro po' di virus...uff!!!
Io ho già fatto un primo assaggio della torta per essere sicura della sua bontà :-D, in attesa di gustarne un altro pezzo in compagnia anche del maritino e dei miei piccoli tesorini, che mi hanno già sbaciucchiato alla grande stamattina e canticchiato la canzoncina di auguri! 

"Torta caprese senza farina" 


 





 
 
I regali dei mie bimbi :))))
 
 
 


Cosa serve (x una tortiera di 22 cm) 

100 gr burro a temperatura ambiente
100 gr zucchero a velo (x me semolato)
100 gr cioccolato fondente (x me al 72%) 
80 gr farina di mandorle (x me mandorle tritate 100 gr)
20 gr farina di nocciole (omessa)
50 gr tuorli
90 gr albumi 
(per me nel complesso 3 uova)
10 gr cacao amaro 
25 gr fecola di patate
2,5 gr lievito per dolci 
1/2 bacca di vaniglia (i semini) 
zucchero a velo per decorare


Tritare nel mixer le mandorle con un cucchiaio di zucchero e tenere da parte. Tritate anche il cioccolato fondente. 
Dividere i tuorli dagli albumi. Montare a neve questi con metà dello zucchero a velo (io non ho eseguito questo passaggio ed infatti è rimasta un po' bassina). In una ciotola mescolare i tuorli con il resto dello zucchero; setacciare la farina di mandorle, la fecola, il cacao ed il lievito ed unire ai tuorli. Amalgamare il composto dopo aver unito anche il cioccolato. Aggiungere gli albumi, incorporandoli in due o tre, mescolando con la spatola dal basso verso l'alto,  per non smontare il composto. Versare in una teglia da forno ricoperta di carta da forno (consigli del pasticcere: non sbattere la teglia per evitare che gli albumi incorporino aria). Cuocere in forno, precedentemente scaldato a 160° per  circa 40 minuti (fare la prova stecchino). Lasciare raffreddare completamente e sformare. Decorare con zucchero a velo.
Buona merenda


P.S.: preparata un giorno prima guadagna ancora di più in sapore. A me piace sentire le mandorle sotto i denti, quindi le trito grossolanamente e non completamente fino ad ottenere la farina.

* le mandorle frullate con lo zucchero evitano di rilasciare il loro olio, che appesantirebbe molto il dolce oltre a renderlo meno presentabile perché troppo unto!!! 


Questa e' la versione con la dose di 5 uova e la farina, preoarata al compleanno del mio settenne!!! 

mercoledì 5 novembre 2014

Un regalo a "sorpresa" e torta pere, prugne e gocce di cioccolato fondente!!!

Il weekend scorso siamo stati dai miei per festeggiare il compleanno della mami con una ulteriore versione di torta alle pere (prugne) e cioccolato! Visto le belle giornate, i bimbi hanno ripreso le bici per un giretto in cortile e poi  "costretto" la nonna, ben contenta, a mettere mano ad ago, filo ed uncinetto per realizzare dei piccoli lavoretti...ci siamo poi deliziati con un ricco pranzetto a base di cappelletti in brodo, preparati freschi freschi da mia mamma, coniglio arrosto, contorni vari...caffè e la mia torta soffice e golosa gustata anche il giorno dopo, domenica!!! 
Al rientro abbiamo assistito ad uno spettacolo della natura, nel cielo si era formato un piccolo arcobaleno, che dalla foto non rende molto, senza che fosse in vista sentore di pioggia!!!

"Torta pere prugne e gocce di cioccolato fondente "
















 
souvenir di Strasburgo





zucca già in veste natalizia
 





 
 

Cosa serve (per una tortiera da 26 cm):
3 uova
180 gr. di zucchero
100 gr. di burro
125 gr. di yogurt bianco 
70 ml di latte
230 gr. farina 00
70 gr. fecola di patate
1 pera e 3 prugne (susine) 
100 gr. di gocce di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
Succo di mezzo limone 

Lavare e sbucciare la pera e  le susine. Ridurle a cubetti i e cospargere con succo di limone. Tenere da parte. Nel frattempo preparare l'impasto della torta, versando nel mixer uova, zucchero, burro e yogurt  e latte, frullare fino ad ottenere un composto liscio e spumoso; unire la farina, la fecola, il sale ed il levito, precedentemente setacciati. Aggiungere al composto le gocce di cioccolato, mescolare e versarne metà in una tortiera, ricoperta di carta forno. Aggiungere la pera e le susine a pezzetti, sgocciolate dal succo di limone, ricoprire con il restante composto e cospargere con ulteriori gocce di cioccolato a piacere. Cuocere in forno a 160° per circa 50', fare la prova stecchino, se questi viene fuori senza residui di impasto, la torta e' pronta, altrimenti proseguire la cottura per qualche altro minuto. Sfornare e lasciare raffreddare. Servire con una spolverata di zucchero a velo.
Buon appetito 


la micia buongustaia :-D
 
Mentre eravamo a pranzo, la micia aveva portato un piccolo regalo per la nonna :), non troppo gradito però, trattandosi di un topino... evidentemente era Jerry, l'amico/nemico di Tom, del famoso cartone, che ci fa compagnia a casa...perché da bravo furbino si era nascosto dietro un vaso e non aveva nessuna intenzione di farsi prendere dalla zampa delicata della micia, mica tanto cacciatrice, così il papi, grazie alla spinta del piccolo che continuava a dire "...ma povero!!!",  era riuscito a catturarlo gentilmente, sotto gli occhi attenti del gatto e dei bimbi e liberato per la campagna...sperando che sia scappato lontano lontano :)!!! 

Gli altri regali direi che sono stati un po' più apprezzati dalla nonna ah ah!!!