giovedì 26 marzo 2015

Legumi in...teglia: cecina e verdure !!!

Con la bella stagione (se arriva, visto che piove ovunque) ci si organizza per qualche gita fuori porta, pic-nic, visite alle citta d'arte!!! Una delle città d'Italia che ho sicuramente visitato più volte ed in diverse occasioni è Firenze...la adoro, piccolina all'apparenza rispetto alle cosmopolite Roma e Milano, ma ricca di fascino e decisamente di storia...La prima volta sono stata in gita con la scuola a vedere una mostra e qualche angolo fantastico della città...ricordo che ero rimasta affascinata dal Giardino di Boboli.
Essendo poi solo ad un ora circa di distanza da dove abitavo prima, con il treno in un batter d'occhio si arrivava per andare a fare uno shopping diverso dal solito ;)! Poi altre e altre volte ancora...la più recente risale ad ormai quasi 10 anni fa, avevo appena conosciuto il mio maritino ed avevamo deciso di trascorre un weekend speciale proprio a Firenze, perché vicina, avevamo pure il giusto "aggancio" per l'hotel dove soggiornare, una antica locanda a due passi ma proprio due dal centro...solo al mio maritino poteva però balenare l'idea di andare in macchina...pensando che fosse comodo girare con questo mezzo e ...spendere praticante più di parcheggio che di albergo :), si ricorda ancora bene la cifra...:)!!!
La prima sera abbiamo cenato in una trattoria a base di piatti tipici toscani ovvio, dove si teneva una degustazione di vini, un bicchiere diverso abbinato a ciascuna portata tutto buonissimo, passando dai crostini con i fegatini, i miei preferiti, primi vari con sughi belli corposi, alla classica fiorentina...vabbè quando mi sono alzata mi girava un po' tutto ma ricordo ogni momento alla perfezione, quindi non ero completamente "brilla" :)!!! Ricordo inoltre il bellissimo panorama che si intravvedeva dalla finestra della locanda...e la colazione in camera il giorno dopo...tutto molto romantico, e ci ripenso con particolare tenerezza, perché erano i primi momenti della nostra storia... ;).
In quella particolare serata avevo scoperto anche la cecina, conosciuta nella regione attigua come farinata, a base di farina di ceci...! Questa particolare focaccia, sottilissima, mi piace davvero un sacco e la preparo spesso...l'avevo fatta assaggiare anche ai miei tempo fa, quella volta però avevo decisamente abbondato con il sale, ma a loro era piaciuta ugualmente  :)! Per me è irresistibile, appena ne assaggio un pezzo mi viene subito voglia di mangiarne un altro, andare  a sera ne mangio praticamente metà teglia :)! Avevo trovato la ricetta su uno dei pacchi di farina di ceci acquistata al supermercato e mi pare perfetta per il mio gusto...in giro per il web vi sono varie indicazione sia nella quantità di farina che di acqua, ma per la mia teglia è perfetta questa dose e viene sottile al punto giusto :)!!!
La cecina viene normalmente servita anche tra due fette di pane , ma io ho voluto gustarla sotto forma di stuzzichino, a mo' di panino ripieno di pomodorini ciliegini, affettati e conditi semplicemente con un filo d'olio, sale, origano ed un pizzico di peperoncino in polvere, e come abbinamento ad un piatto di verdure al cartoccio, in due versioni, condite con gomasio, olio ed una spruzzata di vino bianco, davvero il tutto delizioso!!! Un modo sicuramente diverso e particolare per gustare i legumi!

"La mia cecina" ;)



calda calda...uscita dal forno!!!
















  

Cosa serve: 
200 gr farina di ceci
600 ml acqua minerale naturale
80 ml olio extravergine d'oliva (per me siciliano non toscano)
10 gr sale
pepe e rosmarino 

Creare una pastella: in una ciotola versare la farina di ceci ed a filo aggiungere l'acqua pian piano, mescolando con una frusta per evitare che si creino grumi. Aggiungere il sale e l'olio e amalgamare il composto. Lasciare riposare circa 3 ore, coprendo la ciotola con un panno, a temperatura ambiente.. Trascorso il tempo di riposo, versare la pastella in una teglia (tipo la leccarda del forno - la cecina deve essere molto sottile) ben unta, o ricoperta di carta forno con un filo d'olio sopra, e infornare a 240 per circa 25/30 minuti (per me forno ventilato). Servire tiepida con una macinata di pepe nero e qualche ago di rosmarino.
Buon appetito 



versione primaverile...con le zucchine!
 


versione invernale...con i broccoli!!!

 
 
Con questa ricetta partecipo al "Contest LaMiaToscana  di  Ibiscottidellazia in collaborazione con Versilia Format
 
 
Partecipate al mio contest!
 








domenica 22 marzo 2015

Una domenica produttiva: polpette alla cacciatora!!!

Oggi una domenica non domenica...nel senso che anche i bambini hanno notato la differenza dalle abituali, se non andiamo via... Il papi infatti non era a pranzo con noi perché impegnato fuori città (in realtà nella provincia vicina a 20 Km.) per un corso di aggiornamento (rientrato dopo che loro avevano già mangiato), sembrava più sabato invece del giorno festivo ufficiale!!!
Allora, tenuto conto che il piccolo non è ancora particolarmente in forma  (tanto per cambiare si era preso ancora qualche virus, appena rientrato a scuola uffa...) e piove e quindi niente uscita per una passeggiata mattutina...abbiamo deciso di portare un po' di sole in tavola, preparando qualcosa che piace a tutti...tortelli di verdura in primis e polpette un po' speciali (mangiate però da papà e mamma...i tortelli riempiono già di loro per cui il pranzo completo è assicurato accompagnato da un bel frullato con banane, pere e sciroppo d'acero per i piccini)...Entrambi i miei bimbi mi hanno aiutato nella preparazione della pasta fresca e successivamente ho messo mano alle polpette;  l'ispirazione mi è stata data in settimana dalla bravissima Chef Laura Ravaioli, durante la sua trasmissione su GamberoRossoChannel...Queste polpette sono davvero speciali e molto buone, il tocco di aceto (per creare la cacciatora ci vuole), alla fine le ha reso saporite, da rifare sicuramente. La ricetta prevedeva 500 gr. di macinato di vitello, io ho usato 250 gr. di macinato di manzo di razza piemontese ed invece della mortadella, ho aggiunto un po' di prosciutto cotto a cubetti ridotto a pezzettini. Una valida alternativa alle classiche polpette e visto che quelle fritte, possibilmente dalla nonna, sono le preferite da tutti, io mi "specializzo" in quelle in umido, che mi vengono decisamente meglio (vero papi?)...:-D!!!
 
 
"Polpette alla cacciatora"


 
 
 
 
 
 
 
il bellissimo pensiero per la Festa del papà del mio grandone
 











 
 


Cosa serve (tra parentesi le mie variazioni):
500 gr. macinato di vitello (250 gr. macinato di manzo-razza piemontose)
100 gr. mortadella (50 gr. prosciutto cotto a cubetti)
50 gr. parmigiano grattugiato
100 gr. mollica di pane raffermo
50 gr. latte
1 uovo sbattuto, del quale se ne userà la metà (per me anche meno)
noce moscata
sale, pepe
 
per la "cacciatora":
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio (per me uno)
tre rametti di rosmarino (per me uno)
0,5 dl di vino bianco
un cucchiaio di aceto di vino bianco (per me Melfor)
 
Ammollare il pane ridotto a pezzetti - e senza crosta - nel latte. Strizzare bene ed unire alla carne, aggiungere la mortadella (prosciutto) a pezzetti fini, il parmigiano, la noce moscata (oppure a piacere la scorza del limone), metà uovo*, sale e pepe. Amalgamare tutti gli ingredienti e lasciare riposare il composto. Nel frattempo preparare il sughetto rosolando in una pentola ampia, che possa contenere le polpette in un solo strato, senza sovrapporle, gli spicchi d'aglio e i rametti di rosmarino e poi procedere alla realizzazione delle polpette della misura di una noce. Formare le polpette e adagiarle su un piatto spolverato di farina. Unirle al sughetto, farle rosolare per qualche minuto, muovendo la pentola avanti e indietro, anziché usare un cucchiaio per girarle e rischiare di romperle; una volta rosolate su tutti i lati, sfumare con il vino bianco, salare e pepare. Quasi a fine cottura (circa 20/25 minuti), sfumare con il cucchiaio di aceto e lasciare insaporire ancora pochi minuti. Servire le polpette belle calde con un'insalatina fresca oppure, come suggerito dalla Signora Ravaioli, con un rostii di patate e cipolla - che preparerò presto ;).
Buon appetito
 


P.S.: * la Chef Laura Ravaioli ha utilizzato metà uovo sbattuto nella preparazione per evitare di ottenere un composto troppo compatto...in questo modo le polpette sono risultate belle morbide. Userò questo "trucchetto" anche nelle classiche preparazioni, per ottenere un buon risultato.








lunedì 16 marzo 2015

Un calcio all'inverno...penne ai fiori (carciofi) e Asiago!!!

La festa di compleanno delle amichette del mio grandone di sabato è andata!!! ...Il regalo pare essere stato apprezzato da entrambe le bimbe, in uno dei libri, neanche farlo apposta vi era una principessa con il nome della bambina ;)!!! 
I miei piccoletti si sono divertiti, hanno ballato, giocato, tirato alla pentolaccia, "smangiucchiato"... E ricevuto pure loro dei regalini! Le mamme organizzatrici della festa sono state davvero brave a pensare ad ogni particolare ed anche ai "favours" di ringraziamento per i partecipanti...tutta la festa è stata incentrata sui fiori e pure alle mamme è stato consegnato un bel mazzetto di margherite e rose...io ho indossato una meravigliosa collana preparata dalle bimbe a tema ;)!!! E a proposito di fiori, il mio maritino ieri è rientrato con un bel bouquet  (era anche il mio onomastico...ma nessuno lo sa, quindi un regalo spontaneo più che apprezzato!!!) ;)! E per ringraziarlo quale pasta migliore se non quella con i fiori  della cucina, ancora in stagione: i carciofi...hanno pure le spine come le rose ah ah...ho preso infatti la qualità "spinosa" della Sardegna, luogo a noi molto caro!!! 

"Penne con carciofi ed Asiago"
 
i miei piccoli alle prese con la neve, qualche settimana fa, a casa dei nonni





il mio bellissimo "gioiello"!!!















Cosa serve (per 2 persone):
200 gr. penne rigate (bio)
2 carciofi spinosi
80 gr. Asiago fresco
sale, pepe
due cucchiai di olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
uno spicchio d'aglio
prezzemolo
 
Eliminare le foglie più dure dai carciofi. Tagliare a fette, non troppo sottili, il fiore ed a pezzettini il gambo, una volta pelato. Posizionare man mano in una ciotola con acqua e prezzemolo*. Una volta finita la fase di pulizia, sciacquare i carciofi e posizionarli in una padella con olio e aglio. Rosolare per qualche minuto e poi sfumare con il vino; aggiungere un mestolo d'acqua, salare e pepare e portare a cottura. Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolare , un po' al dente,  con una schiumarola nel sughetto di carciofi e lasciare insaporire. Aggiungere l'asiago a cubetti e mantecare per qualche minuto, finché il formaggio si sarà sciolto e poi servire con un filo d'olio ed un ulteriore pizzico di pepe.
Buon appetito
 
 
P.S.: ho scoperto grazie allo Chef Sergio Barzetti (de "La Cucina Italiana" e maestro de "La Prova del Cuoco") che anche il prezzemolo ha la funzione di evitare l'ossidazione dei carciofi come il limone, quindi è un'ottima alternativa quando non si ha a disposizione questo agrume ;)!!!














giovedì 12 marzo 2015

Un risotto al volo...con zucchine e zafferano!!!

Oggi esce il film di Cenerentola e quasi allo scadere della mezzanotte arrivo con questo risotto per partecipare al contest della mia amica virtuale Sabrina, sempre carina a riservare una parola speciale ad ogni mio post ;)...
Per rimanere in tema di principesse, stamattina, insieme al mio piccolo ancora a casa da scuola per riprendersi dell'influenza (e poi visto che girano ancora virus e germi vari tra scarlattina, varicella...preferisco che si riprenda bene prima di farlo rientrare)... sono andata alla ricerca di un regalo di compleanno per due compagne di classe del mio grandone e ovviamente la scelta è caduta su due libri sulle principesse...almeno a me sarebbero piaciuti all'età di otto anni e spero quindi che anche loro gradiranno ah ah!!!
Avendo acquistato le prime zucchine di stagione, ho deciso di preparare un risottino e dare un tocco di colore solare con lo zafferano! Quella in foto è la porzioncina del mio piccoletto, impaziente di mangiarlo, che ha gradito la sua versione mantecata solo con burro e parmigiano, mentre alla mia e a quella di papi è stato aggiunto anche il taleggio ;)!!!
 
"Risotto con zucchine e zafferano"














Cosa serve: 
300 gr riso Carnaroli
1 zucchina media
1/2 cipolla
1/2 bicchiere di vino bianco
un cucchiaio di olio extravergine d'oliva
30 gr di burro
due cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato 
40 gr di taleggio 
sale 
una bustina di zafferano 
brodo q.b.

In una casseruola rosolare la cipolla, tagliata sottilmente, con l'olio ed il burro, per alcuni minuti. Unire il riso e tostare per un minuto e salare in questa fase un pochino; sfumare con il vino e unire il brodo, le zucchine ridotte a cubetti e la bustina di zafferano. Appena il brodo verrà assorbito aggiungerne altro, fino a cottura del riso. Fuori dal fuoco, aggiungere il parmigiano ed il burro ed il taleggio, mantecare il risotto. Lasciare riposare qualche minuto prima di servire.
Buon appetito 
 
 
 
Con questa ricetta partecipo al contest di Sabrinaincucina "Regalami un risotto"


IL MIO 2° CONTEST "REGALAMI UN RISOTTO"








martedì 10 marzo 2015

Per un pranzo veloce: carpaccio alle bacche rosa ed insalata!!!

Per scongiurare il fatto che quando il maritino non viene a casa a pranzo, lui pensi che io faccia la dieta...con questo post provo che invece mi preparo dei piattini sfiziosi che, se poi vengono bene li ripeto con lui eh eh!!! 

La mattina (giovedì di fine febbraio...ndr) è partita in modo frenetico, più del solito... tutti fuori di casa prestissimo - il papi è uscito un po' prima perché doveva andare fuori città per lavoro e quindi ho accompagnato io i piccoletti mano nella mano...tutte e due entusiasti di andare a piedi...il grandone che mi dice, "quando veniamo con te non siamo in ritardo con papi invece bisogna cercare parcheggio..." Poi invece anche con me la campanella è appena suonata ma rincuorato dal fatto che anche la maestra è in arrivo di corsa, mi dà un bacino e via su per le scale...contento perché dopo poco sarebbe uscito per raggiungere con la metropolitana il Teatro La Scala...la classe ha in programma un bellissimo progetto per maggio...!!!

la locandina è "vecchia" ma ancora oggi campeggia su qualche cartellone della città ;)!!!

Con il piccoletto invece ci siamo diretti nell'altra ala dell'edificio per raggiungere la sua classe e finalmente senza neanche una lacrimuccia (quelle poche volte che l'avevo portato io in questo nuovo anno scolastico, era un pianto unico...)... entrato in classe, consegna alla maestra un bel sacchetto pieno di tappi di sughero raccolti dai nonni, per i lavoretti del riciclo...e si gira per salutarmi con un bacino...
Rientrata a casa dopo le varie commissioni della mattina e la spesa, quasi ad ora di pranzo, penso a cosa preparare da mangiare...a volte un toast è la soluzione più  veloce, standomene comodamente seduta sul divano, ma stavolta volevo qualcosa di diverso e visto che avevo tirato fuori dalla borsa della spesa la confezione di carpaccio ed ecco l'idea...fettine di carpaccio saporite con bacche rosa e insalata con spicchi di arancia, condita con gomasio e olio, una fettina di pane per fare scarpetta direttamente dalla pentola :) e una mini macedonia con fragole e arancia avanzata dall'insalata! Ed il pranzo  servito...veloce e gustoso!!! 












Cosa serve:
130 gr. di carpaccio di manzo (razza piemontese)
uno spicchio d'aglio
un rametto di rosmarino
olio extravergine d'oliva
un cucchiaino di farina
bacche di pepe rosa
un cucchiaio di salsa Worcestershire
un cucchiaio di salsa di soja poco salata
 
In una padella calda, unire un filo d'olio le fettine di carpaccio, lo spicchio d'aglio in camicia schiacciato ed il rametto di rosmarino. Rosalare per un minuto, unire la farina in maniera casuale, sfumare con la salsa Worcestershire e la salsa di soja, aggiungere le bacche di pepe rosa e cuocere per pochi minuti. Servire calde con l'insalata.
Buon appetito














domenica 8 marzo 2015

Una domenica di piatti rustici: pizzoccheri e salsiccia!!!

La domenica mattina mi piacerebbe prendermela comoda, magari dormire un po' di più...ma niente con i piccoletti non si può, hanno la loro sveglia naturale puntata alle 8 massimo 8.10 anche il weekend :)!!! Quindi giù dal letto tutti e tre, mentre il papi lo si lascia poltrire ancora un pochino...se non abbiamo programmi al mattino ci concediamo un bel cappuccino con dolcino casalingo e poi doccia e solite incombenze per la mamma...nel frattempo anche il papi si sveglia...lui sì che se la prende comoda ah ah io riesco a rilassarmi solo quando è tutto a posto!
Dopo aver sistemato un pochino, mi chiudo in cucina (si fa per dire) e mi dedico alla preparazione del pranzo! Mi piace coccolare la mia famiglia preparando qualcosa di diverso dal solito...a volte improvviso i piatti e non sempre i piccoli apprezzano le novità ma intanto ci provo ;)! Domenica scorsa è toccato ai pizzoccheri, che avevo già provato qualche settimana prima, conditi con il pesto dei tortelli (e a sorpresa il mio grandone aveva apprezzato), stavolta preparati con un sughetto di salsiccia mantovana e verza, una rivisitazione del classico piatto valtellinese ;)! Poi un bel piatto di polpette che di solito piacciono a tutti, con contorno di insalata e funghi champignon trifolati e per la mamma ed il papi un piatto più rustico e piccante...la salsiccia casalinga preparata dai miei, insieme alle tipiche soppressate ed alla pancetta stagionata...certo la carne non deriva dai maiali autoctoni ma quelli romagnoli non sono niente male ;)!!! La salsiccia viene cotta semplicemente al forno con un goccio d'acqua e poi pian piano rilascia il suo gustoso sughetto rosso e diventa bella rosolata!!! 

 


 
 
 
Oggi invece, visto che è la Festa Della Donna, i miei bimbi sono usciti con il papi, il grandone doveva andare a catechismo, mentre io mi  sono ritagliata un momento per un bagno rilassante (ieri invce abbiamo trascorso un sabato diverso, pranzo fuori e poi cinema a vedere "Spongebob"...vabbè ammetto che un pochino mi sono appisolata :-D!!!)
... Al rientro i miei ometti mi hanno portato un bel mazzetto di mimose ed io per l'occasione ho preparto una "mimosa salata" sotto forma di tortino di patate con taleggio e crocchette tutto cotto al forno ;)!!!

















sabato 7 marzo 2015

Colazione tra amiche...Marble/zebra cake con farina di riso!!!

Con il post di oggi, vorrei regalare virtualmente il dolce alla mia amica milanese, che oggi compie gli anni...si si sei tu Cri!!!
 
Ci siamo viste la prima volta tra i "banchi di scuola" dei nostri grandoni...il loro primo giorno alla materna, sedute sulle seggioline, intente ad osservare i nostri primi bimbetti divertirsi con i nuovi compagni... a casa avevamo entrambe i piccoletti nati da poco tempo (il mio da quasi tre mesi e la sua da qualche settimana appena), e probabilmente l'esperienza simile che stavamo vivendo, ci ha unito!
Lei adesso aspetta il terzo bimbo (ha due bellissime femminucce) e se le cose non fossero andate come invece... vabbe'...probabilmente ci saremmo trovare ad affrontare una nuova esperienza insieme !!!
I grandoni sono anche nella stessa classe alle elementari e continuiamo perciò a condividere i progressi dei nostri bimbi.
Non ci frequentiamo spesso ma praticamente un messaggino tutti i giorni scappa - lei è decisamente più affettuosa di me eh eh)...anche se io sono ugualmente informata grazie alla sua mamma, che incontro ogni giorno all'uscita di scuola dei bimbi (e che mi ha fatto scoprire i canederli, uhm che buoni!!!). Tra poco "la Cri" sarà a casa in maternità e questa colazione virtuale diventerà reale! Di solito quando ci incontriamo siamo in compagnia dei nostri nanetti e quindi scambiare due chiacchiere in tutta tranquillità diventa un'impresa...ma questo è anche il bello delle mamme!

Tantisssimiiiiiii auguri cara amica Criiiiii!!!!
 

"Marble/zebra ring" cake
 









per l'occasione tirerò di nuovo fuori la bellissima tovaglietta tutta ricamata a mano dalla mia mami, quando era una ragazzina, circa 45 anni fa...quindi davvero davvero vintage!!!



 

 


 
 
Per la ricetta mi sono ispirata alla torta marmorizzata, che avevo già preparato in altra occasione, alla quale ho apportato qualche modifica, tra cui lo stampo...volevo in realtà preparare una Zebra cake ma poi è diventata una Marble cake :)!!!


Cosa serve:
3 uova
150 gr. burro
160 gr. zucchero
180 gr. farina di riso
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
un cucchiaio di estratto di vaniglia
90 gr. di cioccolato fondente


Sciogliere il cioccolato a pezzettini a bagnomaria. Con il frullino montare le uova con lo zucchero ed il burro. Unire poi la farina di riso ed il lievito setacciati ed il pizzico di sale. Amalgamare tutti gli ingredienti con una spatola. Dividere l'impasto in due ciotole, aggiungere ad una parte l'estratto di vaniglia ed all'altra il cioccolato sciolto e leggermente raffreddato. Versare a cucchiaiate alternate i due colori nello stampo a ciambella e utilizzare uno stecchino per creare l'effetto marmorizzato più accentuato (altrimenti lasciare così come viene :-D!!!). Cuocere in forno, preriscaldato, a 160° per circa 60 minuti. Fare la prova stecchino, se viene fuori asciutto, la torta è pronta. Lasciare raffreddare completamente prima di sformare. Decorare con zucchero a velo.
Buona merenda/colazione 
 
















martedì 3 marzo 2015

Un omaggio floreale alla mia nonnina: cupcakes con farina di riso!!!

La mia nonnina avrebbe compiuto 99 anni, esattamente l'8 marzo, ma se ne è andata da quattro anni, proprio all'inizio di questo mese...
Ricordo gli ultimi suoi giorni, già in ospedale da un po'...sapevamo che non sarebbe più tornata a casa...
Ero andata a trovarla insieme al maritino...vederla nel letto mi metteva l'angoscia ma mi ero fatta coraggio, spinta da mia zia che era li con lei...era così minuta che scomparirà sotto le lenzuola...aveva gli occhi chiusi, ma non perché dormisse ma perché era debole e faceva fatica a tenerli aperti...mia zia la chiamava e lei pian piano si sforzava di aprirli e quando le aveva chiesto se sapesse chi fossi, lei con un filo di voce aveva scandito bene il mio nome (che poi era anche il suo, era la mamma del mio papà)... io che cercavo di far indietreggiare le lacrime...le stringevo la sua mano ormai fatta solo di pelle e ossa!!!
 
Non ho mai "vissuto" fino in fondo questa nonnina, seppure fosse molto più vicina chilometricamente parlando, (viveva a casa con una delle sorella del mio papà e la sua famiglia), rispetto a quella materna.
Quando era venuto a mancare il nonno, più di trent'anni fa ormai, lei si era ammalata a livello psicologico prima e fisico poi...I primi tempi della sua malattia, ricordo che stavo male quando mio papà mi diceva "oggi andiamo a trovare la nonna!"...perché sapevo che saremmo andati in qualche ospedale o clinica e questo mi dava un terribile senso di tristezza!!! Poi con gli anni si era ripresa, certo ogni tanto aveva qualche ricaduta, non era più indipendente ma era presente sia a livello fisico che mentale...era tornata la nonnina sempre sorridente e con la battuta pronta per ogni occasione anche se si muoveva a rilento!!! 
Mi rammarico comunque per non averla frequentata come avrebbe meritato ma sono felice che almeno lei sia riuscita a conoscere entrambi i miei bambini! Il mio grandone la ricorda ancora come la nonnina che faceva il verso del gatto quando lo salutava e si diverte a ripensarci :)!!! Probabilmente la gattina che è arrivata a casa dei miei pochi mesi dopo la sua scomparsa, la rappresenta un po', chissà... Quei pochi ricordi che ho della vita a casa dei nonni paterni e' proprio rappresentato dalla presenza dei gatti e, anche se all'epoca non li amavo molto perché ero stata graffiata, alla gattina adesso cerco di mostrare tutto il mio affetto...e dimostrare alla nonna che comunque le ho voluto molto bene!!! 

 



Essendo nata il giorno della  Festa delle Donne, i fiori  che riceveva più spesso erano le mimose, che con il loro colore solare ravvivano sicuramente le giornate grigie di fine inverno...ma io non amo particolarmente il loro odore mentre adoro le primule ed ecco che questo gradito omaggio alla mia nonna sarebbe piaciuto sicuramente come questi semplici cupcakes, che si sarebbe gustata piano piano, spezzandone uno con le due mani delicate e mangiato fino all'ultima briciola perché era una vera buongustaia ;)!!!
















Per la ricetta mi sono ispirata ad una proposta diaNigella ,in una della tante repliche di "Nigella Feasts" su GamberoRosso Channel. Nigella ricopriva questi cupcakes con glassa reale eccessivamente dolce per i miei gusti (ma non sarebbe Nigella se non fosse esagerata!!!) ma io mi sono limitata a servirli "nature" oppure con un cucchiaino di confettura di prugne casalinga, in ognuno prima della cottura!!! 


Cosa serve (per 12 pirottini):
Tra parentesi gli ingredienti della ricetta originale 
100 gr di farina di riso (125 gr farina 00)
25 gr di fecola di patate
8 gr di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale
2 uova 
100 gr di zucchero (125 gr)
125 gr di burro 
due cucchiai di latte
un cucchiaino di estratto di vaniglia 


Con il frullino montare il burro con le uova e lo zucchero. Unire la farina di riso e la fecola, setacciati, un pizzico di sale, il lievito ed il bicarbonato ed amalgamare il composto, con il latte per renderlo più morbido. Inserire in una teglia da muffins i pirottini di carta, versare il composto ottenuto e cuocere in forno, preriscaldato a 180°, per circa 25/30 minuti. Fare la prova stecchino, se viene fuori asciutto sono pronti da sfornare. Lasciare raffreddare e servire.
Buona merenda.








P.S.: questi cupcakes si conservano anche per più giorni, coperti da una "campana" per torte!!!







domenica 1 marzo 2015

Un mix regionale...in zuppa!!!

Al mercato, stimolata anche dalle pancettine, finalmente ero riuscita ad acquistare il topinambur. Questo tubero, ricorda un po' nell'aspetto lo zenzero...infatti prima di scoprire l'effettiva forma di questi due prodotti li confondevo ...!!! Ho scoperto anche le innumerevoli proprietà di questo tubero e quindi meglio portarlo spesso in tavola. L'ho provato in diversi modi: cotto, saltato semplicemente in padella con olio, aglio e acciughe...come vorrebbe la tradizione piemontese o semplicemente a crudo in insalata ad esempio. Il mio piccoletto più aperto ai nuovi sapori lo ha assaggiato volentieri tanto da chidermi il giorno dopo "mamma mi dai ancora quello lì che ho mangiato ieri...",... ok vai a ricordarti di cosa parla...ah ecco un flash "ah il topinambur"..."si si il topimambur" ah ah...il grandone più difficile a nuovi cibi, si è limitato a mangiarne un pezzetto e a non chiederne un altro dopo...Visto che ne avevo un po' e al mercato avevo acquistato il cavolo nero, volevo far finire il tutto in una sorta di "ribollita", con l'aggiunta di fagioli cannellini...ma per la cena mi sembrava tutto un po' pesantuccio e così ho optato per un semplice minestrone a base di ....cavolo e topinambur, il tutto condito con olio extravergine a crudo, buono e peperoncino essicato. So che quest'anno non è stata una buona annata per l'olio, ma noi siamo abbastanza tranquilli che quello acquistato, di provenienza siciliana, sia di buona qualità, tenuto conto che lo abbiamo preso dalla zia di una amica dei miei zii (che giro di parole)...e quindi siamo certi della qualità e della buona fede della signora produttrice, visto che la destinataria dell'olio è la stessa nipote tra gli altri!!! La zuppa è stata accompaganta da crostini di pane preparato da me...e che posterò più avanti, devo ancora migliorare un po' in questa preparazione. Le foto non sono il massimo per via della luce "serale" ma la zuppa ha avuto successo, il papi ha chiesto anche il bis :)!!!
 
 
Zuppa di cavolo nero e topinambur 








  






Cosa serve:
1/2 mazzo di cavolo nero
100 gr di topinambur
1 carota
1/2 cipolla
5 pomodorini maturi
una patata 
sale, pepe
un rametto di rosmarino 
olio extravergine d'oliva 
peperoncino secco a piacere 

Per servire: crostini o fette di pane casereccio tostato 

Lavare tutte le verdure. Pelare la carota, la patata ed il topinambur e ridurre a pezzetti. Affettare la cipolla e sistemarla in una pentola con un filo d'olio, aggiungere la carota e soffriggere pochi minuti; unire la patata ed il topinambur, poi i pomodorini tagliati a metà ed un pizzico di sale. Rosolare alcuni minuti e poi unire il cavolo nero, precedentemente privato delle coste dure e ridotte le foglie a pezzetti. Pepare, aggiungere circa 700 ml di acqua. Cuocere per circa un paio d'ore . Una volta cotte le verdure, a fuoco spento, unire un rametto di rosmarino. lasciare riposare una decina di minuti affinché l'erba aromatica possa rilasciare il suo profumo. Eliminare il rametto e servire con un filo d'olio a crudo e peperoncino secco, crostini o pane casereccio tostato.
Buon appetito 


P.S.: ho avanzato una scodella che ho conservato in frigo, e mi sono gustata poi due giorni dopo a pranzo, ed era ancora buona e saporita!!!